Internet : meno Alzheimer con Google

Una ricerca un po’ curiosa quella pubblicata sul Journal of Geriatric Psychiatry che descriveva uno studio condotto su soggetti tra i 55 e i 75 anni d’età che dovevamo dapprima leggere un libro e poi fare delle ricerche con Google su Internet. Durante l’esperimento la risonanza magnetica monitorava il cervello dei pazienti.

La cosa sorprendente che emerge dai risultati è che durante l’uso del computer i soggetti avevano degli stimoli al cervello che erano maggiori; oltre che le regioni celebrali responsabili del controllo del linguaggio, memoria e visione venivano stimolati anche quelli che controllano le decisioni complesse, regione che il libro non attivava; insomma un personal trainer ideale che ci consente di sfruttare maggiormente il cervello quando cerchiamo le informazioni utili su Internet.

I ricercatori dell’Ucla hanno poi osservato gli esperimenti per poter analizzare il modo opportuno a rallentare i processi di degenerazione mentale tipici dell’ Alzheimer. Anche se è presto per diagnosticare l’uso di Google come una cura, è utile per capire in che modo cambia lo stimolo al cervello.