Berlusconi: “non ho mai pagato per una donna”

Notizie di bufere sul presidente del consiglio Silvio Berlusconi. I giudici gli hanno chiesto di presentarsi per rispondere sui fatti successi lo scorso maggio quando la diaciasettenne marocchina Ruby fu portata in un commissariato,accusata di furto e  senza documenti.

Entro pochi mesi Ruby, il cui vero nome è Karima, avrebbe compiuto 18 anni. Fisicamente sembra più anziana ma per la sua minore età avrebbe dovuto essere ricoverata in un istituto pubblico fino a che non fosse diventata maggiorenne.

Il pasticcio nacque proprio in commissariato durante l’arresto della ragazza.Durante il suo interrogatorio  vennero alla luce degli strani rapporti della ragazza con personaggi noti e una telefonata fatta  dallo stesso Berlusconi fu ricevuta in commissariato.

Il presidente chiedeva che la giovane fosse affidata al consigliere regionale Nicole Minetti, perchè pareva si trattasse della nipote di Mubarak. La telefonata sorprese non poco il giudice che doveva disporre il ricovero di Ruby in una casa famiglia, e gli agenti presenti.

Negli ultimi mesi venne alla luce che Ruby partecipò a diverse feste nella villa di Berlusconi ad Arcore in cui pare si praticasse il bunga bunga, una mai meglio specificata pratica sessuale. Pare che le ragazze fossero pagate per partecipare a queste feste, e la presenza di Ruby, ancora minorenne, aggravò la situazione.

Le accuse contestate a Berlusconi sarebbero, infatti concussione, a causa delle presunte pressioni fatte al commissariato, e prostituzione minorile. Con lui sono indagati Lele Mora, il consigliere regionale lombardo Nicole Minetti ed Emilio Fede.

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Mentre Lele Mora si trincera dietro ai “no comment”, Emilio Fede si dichiara stupito. Non avrebbe infatti ricevuto nessuna comunicazione ufficiale.

ha dichiarato di non aver mai pagato delle donne e di avere, dopo il suo divorzio, una relazione stabile con una donna.

Anche l’avvocato di Ruby ha comunicato che la ragazza non è più stata sentita dai magistrati dopo il sequestro del suo computer avvenuto durante uan perquisizione ad Ottobre 2010.

Che le feste del premier fossero note, però, lo suggerisce anche wikileaks che qualche mese fa pubblicò una foto di Berlusconi, contenuta in un rapporto dell’ambasciata di Roma, la cui didascalia si riferiva proprio ai “Wild parties” di Berlusconi.