Saldi estivi 2010 : Parte il Piemonte

Oggi partono i saldi estivi 2010 e la prima regione sarà il Piemonte che inaugura la stagione con i prezzi dei saldi di questa estate 2010 , molti aspettavano questo momento da tempo per rinnovare il loro armadio con capi e accessori nuovi prima di andare in vacanza.

Per  chi non avesse ancora visto vediamo le date dei saldi estate 2010 nelle altre regioni italiane , ecco la lista completa del calendario saldi 2010.[sniplet ADSENSE]

– 1 luglio: Piemonte
– 2 luglio: Campania e Basilicata
– 3 luglio: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria
– 7 luglio: Toscana
– 8 luglio: Sardegna
– 9 luglio: Liguria
– 10 luglio: Valle D’Aosta
– 15 luglio: Trentino Alto Adige
– 17 luglio: Veneto

Secondo le stime dell’Associazioni dei Consumatori, la Confcommercio stima che in Italia per i saldi estivi si spenderanno in media 280 euro a famiglia per questa stagione di saldi , lo stesso per i commercianti rappresenta una grande possibilità di vendere e fare cassa in periodo di crisi mondiale dove sicuramente le attività commerciali non hanno fatto fortuna in questi ultimi anni .

La Confcommercio ricorda che è obbligato accettare le carte di credito se in vetrina c’è l’apposito adesivo indicante il circuito di pagamento. Tutta la merce dovrà avere oltre il prezzo di vendita attuale anche quello precedente e lo sconto effettuato , insomma dovrà essere fatto tutto in maniera trasparente e chiara per gli acquirenti per i saldi estivi 2010.

Altro punto essenziale  che la Confcommercio ricorda alcuni principi di base: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, non vi sono vincoli di obbligo per la prova dei capi di abbigliamento.

Mi raccomando anche a fare attenzione , i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda , i dati riportati per ogni famiglia, secondo le stime di Confcommercio, spenderà, in media, per l’acquisto di articoli in saldo, poco più di 282 euro per un valore complessivo di circa 4,2 miliardi di euro.

Via | Confcommercio